30 nov.- Il giorno dopo la notizia dell’intesa per la sostituzione del Civis con nuovi mezzi, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio della Procura per sette persone indagate nella maxi-inchiesta portata avanti dai pm dopo l’esposto presentato nel 2008 dal deputato Pdl Fabio Garagnani. La richiesta per il reato di frode e inadempienza in pubbliche forniture è per il presidente Ccc Piero Collina, per i i vertici che si sono succeduti alla guida di Irisbus dal 2002 a oggi e per i due direttori dell’associazione temporanea di imprese formata da Irisbus e Ccc in carica dal 2004 a oggi. Tutti e sette un anno fa avevano ricevuto l’avviso di fine indagine. L’inchiesta e’ affidata al pm Antonello Gustapane e al procuratore aggiunto Valter Giovannini.
“Siamo soddisfatti perché in questa richiesta di rinvio a giudizio non c’è l’accusa di corruzione per Piero Collina” – ha detto l’avvocato Paolo Trombetti. Il numero uno del Ccc in questa richiesta è accusato di frode in pubbliche forniture; l’accusa di corruzione è rimasta pendente.
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