Il fumetto di Ramelli fa arrabbiare anche il Pd: “Quell’incontro è apologia di fascismo”
Non solo il centro sociale occupato Làbas e Coalizione Civica. La presentazione del fumetto su Sergio Ramelli, prevista per mercoledì prossimo al centro sociale Baraccano, manda su tutte le furie anche il Partito democratico

Bologna, 22 giu. – Non solo il centro sociale occupato Làbas e Coalizione Civica. La presentazione del fumetto su Sergio Ramelli, prevista per mercoledì prossimo al centro sociale Baraccano, manda su tutte le furie anche il Partito democratico. A prendere la parola per la maggioranza il capogruppo dem di Centro Sinistra per Santo Stefano, Paolo Cavalieri. Cavalieri bolla come “apologia di fascismo” la presentazione del volume che racconta le vicende di Ramelli, militante fascista ucciso a 18 anni nel 1975 da attivisti della sinistra extraparlamentare. A discutere di Ramelli e del fumetto a lui dedicato ci saranno mercoledì figure di spicco della destra e dell’estrema destra bolognese. Tra di loro anche l’ex consigliere comunale di Forza italia Michele Facci.
A Bologna il fumetto su Ramelli. Coalizione Civica protesta: “Fermateli, sono fascisti”
“La preannunciata presentazione del libro sull’uccisione di Sergio Ramelli organizzata in modo autonomo e non concordata con nessun organo del Quartiere S. Stefano – scrive il democratico Paolo Cavalieri in un comunicato condiviso anche dalla presidente del quartiere, Rosa Amorevole – si configura ancora una volta, come una manifestazione strumentale sfruttando un tragico fatto avvenuto nei così detti anni di piombo per fare apologia di fascismo. Il gruppo consigliare di centro sinistra del Quartiere S. Stefano che è il gruppo di maggioranza, non può che condannare senza riserve queste ripetute iniziative che offendono la sensibilità e la storia democratica della nostra città. Chiediamo a tutte le Istituzioni dello Stato , di valutare se tutto questo non avviene in violazione delle leggi che vietano manifestazioni di qualsiasi tipo che inneggiano al fascismo. Confidiamo nelle loro azioni per far rispettare le leggi e con esse i valori democratici e antifascisti Sanciti dalla nostra Costituzione”.
Nel centro sociale Baraccano, spiega Paolo Cavalieri, “è abitudine presentare libri in cui si parla di fascismo, vecchio e nuovo. Per me questo contrasta con le leggi italiane, io pongo un problema politico. Come quartiere non abbiamo autorità, le autorità competenti però sono informate e valuteranno loro come intervenire o meno”.