Beach Fossils – Somersault – Bayonet
12 giu. – Sognante e nostalgico, il terzo disco della band di Brooklyn si allontana dalle atmosfere fumose dei primi lavori: la scrittura di Dustin Payseur è definita e brillante, usa con disinvoltura sfumature, orchestrazioni e voci di ospiti (su tutti Rachel Goswell degli Slowdive in “Tangerine”) per raccontare sentimenti e sensazioni relative al mondo di oggi. Un certo pessimismo claustrofobico si sposa con l’accentuato gusto per la melodia tipico della band, che si appoggia a canoni dream pop, sposa la dolcezza di alcuni pezzi dei Beach Boys, mischiando ruvidezze grunge e accenni country. Finora Somersault è senza dubbio il disco migliore dei Beach Fossils: dopo cambi di formazione e di etichetta il gruppo non ferma le sue esplorazioni sonore, rischiando e convincendo.
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