Bologna, 3 lug. – Verso il Piano adolescenza del Comune, progetto che racchiude numerose azioni riassunte in un atto di Giunta adottato all’inizio del 2018, che si pone l’obiettivo di incontrare i bisogni dei giovani adolescenti e delle loro famiglie; dal
Paolo Marcheselli, Presidente dell’Istituzione Educazione e Scuolaampliamento della fascia d’utenza fino ai 16 anni d’età, prolungamento dell’orario (non si chiuderà più alle 18.30 ma alle 20, anche nei fine settimana), potenziamento delle attività e un aumento delle sedi affinché ci sia almeno un CAV per Quartiere, due nelle realtà territoriali più complesse. Ad oggi infatti l’unico Quartiere sprovvisto è rimasto Santo Stefano.
Se fino a giugno 2018, la gestione di quattro CAV era affidata all’Istituzione Educazione Scuola, mentre tre erano in appalto alle cooperative Società Dolce, Csapsa Due Onlus e Ceis Arte, dal 17 settembre 2018 ne rimarranno direttamente a IES solo due (Savena e Borgo Panigale). Le cooperative che si aggiudicheranno la gestione quinquennale dei servizi su Navile, Porto-Saragozza, Reno, San Donato e San Vitale, partecipando al bando di gara in scadenza il 16 luglio, tramite le risorse messe a disposizione dal Comune potranno a loro volta integrare il personale con nuovi educatori. E per il futuro, anticipa Marcheselli, si sta “pensando di sperimentare in uno o due CAV la presenza mista”. La notizia dell’aumento delle risorse per i servizi in appalto alle cooperative aveva sollevato i dubbi e le critiche di sindacati e della lista Coalizione Civica, secondo i quali il rischio è così di rendere “stabile e strutturale l’esternalizzazione della maggior parte dei Centri Anni Verdi”.
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