1 dic. – Confronto acceso oggi in commissione tra gli esponenti del Comitato No people mover e i tecnici comunali sulla navetta che si è concluso con un nulla di fatto. Nessuna delle due parti, infatti, ha modificato di una virgola la propria posizione. Gli oppositori della navetta che collegherà stazione e aeroporto ribadiscono che non è economicamente sostenibile. Dall’altra parte il Comune ribadisce, per bocca dell’assessore alla mobilità Andrea Colombo, che la monorotaia è “un’opera che si sostiene da sola”.
Dei tanti dati discussi, quello più complesso è quello della capacità della navetta. Secondo Cleto Carlini, dirigente del settore mobilità, i dati forniti dagli oppositori sono errati, ma se anche fossero giusti, si supererebbe abbondantemente il milione di passeggeri necessari a rendere l’opera economicamente sostenibile.
Partendo dalla capacità dichiarata dal progettista di 420 passeggeri per direzione nelle ore di punta, all’anno si avrebbero 1.226.400 per senso di marcia. A questi vanno aggiunti i viaggiatori delle ore di morbida stimati in 766.500 (210 passeggeri per direzione per 10 ore per 365 giorni all’anno). Risultato: oltre 1.900.000 passeggeri circa che va moltiplicato per le due direzioni, quindi 3.986.000 di passeggeri all’anno. Se lo stesso calcolo venisse fatto con la capacità delle navetta calcolata in 25 o 30 passeggeri, come fatto dall’architetto Fioretta Gualdi, il risultato sarebbe comunque superiore al milione.
Il confronto di oggi non ha comunque sciolto i dubbi di alcuni consiglieri della lista Sel-Frascaroli e di alcuni democratici. Tanto che il consigliere Pd Maurizio Ghetti dice: “E’ necessaria un’ulteriore udienza conoscitiva con Marconi Express e con Sab prima della pausa natalizia”. Il democratico si è incaricato di richiederla per “dare ulteriori delucidazioni e rassicurazioni a tutti”.
Nessuna novità sul nuovo piano economico finanziario dell’opera, atteso sia da Sab che da alcune cooperative (Cosepuri e Saca) per sciogliere le riserve sul loro ingresso in Marconi Express, che verrà presentato a gennaio.
Per rafforzare la propria tesi che il Sistema ferroviario metropolitano non sia competitivo con la monorotaia rispetto all’utenza del territorio, l’assessore Colombo ha detto che “solo il 15% degli utenti del Marconi arriva dalla provincia, il 45% dalla città” e il resto dalla regione o da fuori. Questi dati fanno dire alla capogruppo vendoliana Cathy La Torre: “Andavano dati prima”.
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