8 nov. – Partita equilibrata con azioni ariose da una parte e dall’altra. Il Palermo è una squadra che gioca e questo agevola anche la manovra del Bologna che trova spazi per ripartire creando anche qualche pericolo dalle parti di Sirigu. Le squadre si ecquivalgono, la svolta avviene casualmente: è ormai il 42°, la difesa del Palermo tarda a liberare consentendo a Di Vaio di servire un solissimo Zalayeta che non può sbagliare. Bologna in vantaggio. Purtroppo i rossoblù sono fin troppo generosi e pochi minuti dopo, su calcio piazzato, consentono a Kjaer, solo sul secondo palo, di impattare comodamente. 1 a 1 e tutti negli spogliatoi.
Ripresa nel segno di Zalayeta: è il 5 minuto, Mingazzini, il migliore in campo, smarca il panteron che solo davanti a Sirigu insacca, Bologna nuovamente in vantaggio. Il Palermo preme per arrivare al pari ma i rossoblù controllano bene e soprattutto ripartono sempre. Colomba mette dentro Mudingayi per Adailton e fa esordire Gimenez. Nei minuti di recupero il Palermo si mangia il gol del pareggio e viene puntualmente punito da Di Vaio che sbaglia il più facile dei gol e poi, sulla ribattuta, ne fa uno difficilissimo. 3 a 1 bene così.
Prima del fischio d’inizio è stato fatto osservare un minuto di raccoglimento in memoria di Stefano Chiodi, l’attaccante rossoblù degli anni ’70-’80 scomparso in settimana.
visti dalla Tribuna:
Viviano, sul gol del Palermo studia mineralogia: una stalattite.
Raggi, piede ruvido ma efficace.
Portanova, bene. E’ tornato sui livelli di inizio campionato.
Moras, ottima prova, sporcata dalla dormita sul gol di Kjaer.
Lanna, incredibile. Ha davanti Cavani e tutti si aspettano il peggio, invece gioca forse la sua miglior partita.
Mingazzini, copre, corre, riparte e fa assist: cosa chiedergli di più? Il migliore in campo.
Guana, a Roma non c’era e si è sentita la sua assenza.
Valiani, corre molto e a volte è poco lucido, il gol del Palermo nasce anche da sue disattenzioni. Dal 41’ st Vigiani, appare un po’ spaesato.
Adailton, finchè ha birra gioca una signora partita, suggerendo buone trame. Dal 22’ st Mudingayi: fischiato dalla curva non si fa intimidire e cerca pure il gol.
Di Vaio, gioca meglio nel modulo a tre punte che in quello a due. Nel finale chiude la partita in modo rocambolesco, sbaglia un gol fatto e sulla ribattuta ne fa uno impossibile.
Zalayeta, all’inizio sembra lì per caso, come uno che ha perso l’autobus, poi zittisce tutti con una doppietta, meglio così. Dal 4’ st Gimenez: l’uruguaiano (finora oggetto misterioso) si è mosso con vivacità. Da rivedere.
foto di Gabriele Guerra/ Iguana Press
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