Ideologia gender. In centinaia al convegno omofobo

Bologna, 20 mar. – “Se si definisce il matrimonio solo come legame fondato sul sentimento anche quello tra un cane e il suo padrone potrebbe esserlo”. Gianfranco Amato, avvocato, presidente dei Giuristi per la vita, non ha deluso le oltre 300 persone che hanno riempito giovedì sera la chiesa di San Salvatore, in pieno centro a Bologna, sciorinando tutto il repertorio di attacchi omofobi che lo ha reso una star tra i gruppi dell’oscurantismo anti omosessuale italiano di stampo cattolico. Il titolo del convegno era “Ideologia gender: che cos’è? Pericoli e sfide per la famiglia, la scuola e la società“. A sedere, tra i banchi e le sedie della chiesa, c’erano persone di tutte le età, molti i giovani. All’esterno una ventina di agenti tra reparto mobile della Polizia e Digos sorvegliano l’ingresso della chiesa.

Con un piglio tra l’imbonitore e il profeta, l’avvocato varesino è partito criticando l’assurdità dell’introduzione di un reato (l’aggravante di omofobia voluta dal ddl Scalfarotto, ndr) che fa riferimento ad un termine che non è “giuridicamente definito”. “Cos’è l’omofobia? Non è possibile definirla” dice l’avvocato. “Se essere omofobo significa considerare l’omosessualità un peccato, ritenere che il sesso debba essere aperto alla trasmissione della vita, credere nei precetti della Chiesa, allora mi autodenuncio: sono omofobo” quasi urla Amato che raccoglie l’applauso di una parte della platea.

Gli applausi si fanno via via più intensi e partecipati quando, dopo più di un’ora di parole, Amato delinea, con toni apocalittici, il futuro che verrà in Italia, e che in paesi come Inghilterra e Stati Uniti è già presente: uteri in affitto, eugenetica nazista, selezione dei sessi, “corruzione delle menti dei bambini”. Sono questi “i pericoli dell’ideologia gender” spiega agli astanti inorriditi che lo ascoltano declamare alcune fiabe per bambini scritte da persone lgbt.

Bersagli degli attacchi dell’avvocato sono Ivan Scalfarotto, Vladimir Luxuria, Nichi Vendola, Melania Mazzucco, ma anche l’Ufficio Nazionale Anti discriminazioni Razziali, le politiche italiana ed europea volte all’estensione dei diritti per le persone omosessuali.

Nelle vicinanze della porta della chiesa, durante il convegno, collaboratori di Amato allestiscono un lungo tavolo con sopra decine di copie di “Gender (d)Istruzione. Le nuove forme d’indottrinamento nelle scuole italiane“, il libro scritto dal presidente dei Giuristi per la Vita. Il libello raccoglie gli scritti, le riflessioni, gli editoriali del poliedrico avvocato uniti ad alcuni “casi” commentati delle “vere e proprie persecuzioni” subite dai novelli martiri immolatisi nella lotta contro il genderismo. Il tutto teso a dimostrare la tesi che vi è in atto un’azione coordinata da parte di una piccola lobby gay, ricca e potente, interessata a ribaltare la società. A scriverne la prefazione è Monsignor Luigi Negri, il Vescovo di Ferrara, quello che qualche estate fa aveva parlato di “orge davanti al duomo“.