Immagine dal XII libro del Codice fiorentino, scritto a metà 1500, che mostra i Nahua del Messico ammalati di vaiolo
30 mar. – Oggi i no-vax accusano la comunità scientifica di occultare i retroscena della pratica vaccinale. Pochi sanno però che un movimento antivaccinista era già presente nel ‘700 quando ancora non esistevano le case farmaceutiche. A quel tempo un’accusa tra le tante era di essere una pratica mutuata dai territori degli infedeli, come racconta Silvia Garofalo, laureata magistrale in Scienze Filosofiche all’Università di Bologna, nella sua tesi (qui in versione pdf) dal titolo Storia dei vaccini e della vaccinazione in Italia. Questa pratica, arrivata da oriente, ha infatti intrapreso un lungo cammino disseminato di successi (come l’eradicazione del vaiolo), ma anche di fallimenti, che hanno portato ad una continua sperimentazione e diffusione dei vaccini.
di Giulia Fini
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