“I love Piazza Verdi”. Il Cua apre il dialogo, a sorpresa rispondono i giovani Pdl
No al rapporto con le istituzioni

25 sett. – Una nuova azione comunicativa per il Cua, il collettivo universitario autonomo. Questa volta ad essere “riqualificata” è una porzione di muro di fronte al Teatro Comunale, già oggetto delle attenzioni del collettivo poche settimane fa. Se a inizio settembre il Comune aveva annunciato l’apertura di un tavolo di discussione e coordinamento per la zona universitaria (Piazza Verdi compresa), gli studenti del Cua lanciano la loro contro proposta, un “ABCDE” di punti che dall’arredo urbano va all’E-University. Nel concreto una serie di iniziative che il collettivo si propone di portare a termine attivamente (altre riqualificazioni di muri in zona universitaria, iniziative culturali in piazza) e una serie di richieste: smilitarizzazione della zona per “creare un differente clima sociale”, wi-fi gratuito in tutto il quartiere, bagni pubblici in Piazza Verdi e più cestini della spazzatura. “Noi siamo sicuri – scrivono – che dentro la crisi sia possibile e giusto creare nuovi spazi urbani e siamo convinti che Piazza Verdi possa essere un luogo ideale per sperimentare nuove forme di relazioni e connessioni sociali“.
E’ in quest’ottica che gli studenti hanno distribuito nelle cassette della posta della zona universitaria una lettera. “Cari vicini e abitanti del quartiere”, questo l’inizio della missiva che chiede di aprire un “dialogo vero tra tutte le persone che qui vivono e vogliono trascorrere il proprio tempo, un dialogo non mediato dai giornali o da altre istituzioni che spesso agiscono unicamente nel proprio interesse invece che per il bene comune”. E le istituzioni? “Non le vogliamo – dice Luca – Il loro comportamento si commenta da solo, hanno militarizzato la piazza e portato via Photinia“.
A sorpresa arriva l’appoggio di un collettivo di destra: Azione universitaria, movimento studentesco legato ai giovani del Pdl, in una nota annuncia il suo sostegno all’iniziativa messa in campo dal Cua per la riqualificazione della zona universitaria. Secondo Stefano Cavedagna di Au “Piazza Verdi non ha colore politico”.
La mano tesa viene rifiutata senza mezzi termini dagli attivisti del Cua che parlano di “una provocazione di quattro fascisti”.