I dischi della settimana di Class, Maps e Humus
I dischi della settimana di Class, Maps e Humus vi portano tra jazz, psichedelia e paesaggi del West

DiscoClass
Guano Padano – Americana – Ponderosa/Ipecac/Tannen Records
Quando si dice viaggiare con l’immaginazione… Il terzetto capitanato da “Asso” Stefana lo fa con suoni che sembrano arrivare da polverose strade del west, dove difficilmente incontrerai qualcuno e dove le percezioni sono sfuocate. Diciassette traccie più o meno brevi che creano un percorso sonorizzato da un grande quantità di strumenti e altrettanti collaboratori. Polverosi.
DiscoMaps
Hookworms – The Hum – Weird World
Ce li avevano consigliati i Drenge, di cui sono connazionali: ma gli Hookworms navigano su lidi diversi, rispetto al duo. Il loro nuovo disco, legato al precedente Pearl Mystic per suoni e modo di intendere la tracklist, è un ulteriore passo avanti. Siamo sempre nel magico incrocio tra kraut e psichedelia, ma con una varietà e un’inventiva che esalta la maturità del quintetto di Leeds.
DiscoHumus
Stefano Bollani – Joy in Spite of Everything – ECM
Con questo disco, il pianista milanese realizza una delle sue incisioni migliori in assoluto. Un continuo, sapiente, impeccabile intreccio, ora gioioso ora struggente, di hard-bop e swing. Al suo fianco l’ormai collaudata sezione ritmica costituita dai due danesi Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria, con i quali collabora ormai da tempo. Ad impreziosire il trio troviamo due eccellenze: il sassofonista Mark Turner e il chitarrista Bill Frisell.