I dischi della settimana di Class, Maps e Humus

DiscoClass
Mbongwana Star – From Kinshasa – World Circuit
Non è un caso che Class finisca, da un po’ di tempo a questa parte, a pescare dischi della settimana e semplici ascolti in Africa. Troviamo infatti musica che si affaccia su territori che hanno sempre meno a che fare con l’etnico e sempre di più con progetti che ci portano in luoghi sonori impensabili e sconosciuti. Liam Farrell da Parigi approda a Kinshasa, trovando negli slums due vere e proprie rockstar paraplegiche, Coco Ngambali e Theo Nzonza. Poi troviamo una perfetta unione tra culture e un viaggio all’interno della musica decollando da Kinshasa e arrivando alla luna. Futuristici.

DiscoMaps
Deerhunter – Fading Frontier – 4AD
Il settimo album in studio della band di Bradford Cox è il più accessibile di tutti: lo stesso Cox ha ammesso che Fading Frontier è stato influenzato da un incidente d’auto in cui è stato coinvolto nel dicembre 2014. Seriamente ferito, il musicista ha assunto una visione della vita diversa, che bene si riflette nelle nove tracce del nuovo album. Un disco più dolce, meno spigoloso, ma comunque personale e ricco di trovate: sempre di solitudine si parla, ma di una solitudine che – alla fine – non è male e che si può raccontare forgiando bellissimi pezzi pop.

DiscoHumus
Mathias Eick – Midwest – ECM
Dopo una serie di concerti nel nord degli Stati Uniti, una volta arrivato nel Midwest rurale, il trombettista compositore norvegese Mathias Eick è stato parecchio affascinato dai suoni tradizionali di quelle terre, che gli hanno ricordato il folklore più antico della Scandinavia. Da questa suggestione è partita l’idea del disco: comporre brani ispirati a quel tipo di atmosfere, affidandone l’interpretazione a un quintetto di affiatati jazzisti-improvvisatori, che per l’occasione hanno privilegiato il loro lato più lirico e melodico. A dialogare con la tromba di Eick sono Gjermund Larsen al violino, Jon Balke al piano, Mats Eilertsen al contrabbasso, Helge Norbakken alle percussioni.