Foto pubblicata sulla pagina Facebook di Guasto Village
Bologna, 19 apr. – Niente più container in zona universitaria: l’esperienza del Guasto Village quest’estate non si ripeterà. “Ogni anno – ha spiegato l’assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore – dobbiamo fare un bando, anche perché l’amministrazione su quel progetto mette tra i 150 e i 200mila euro l’anno. Quest’anno si sono presentate quattro proposte e ha vinto la migliore”. E non è stata Peacock Lab, l’associazione che nata nel 1990 dall’omonima associazione culturale universitaria e al cui progetto ha aderito anche il Comitato dei residenti di Piazza Verdi.
Una novità che non hanno digerito quelli di Peacock Lab, che nella serata di ieri hanno pubblicato un lungo post sui social, scrivendo: “il bando per una delle iniziative più interessanti e riuscite degli ultimi anni”.
Sono sicuro che Peacock Lab lavorerà ancora nella nostra città. Se ci sarà modo, già quest’estate l’amministrazione farà di tutto perché possano continuare a svolgere delle attività in città”. Un’opportunità potrebbe essere proprio quella dell’ex Scalo Ravone, pronto a rinascere grazie al progetto di rigenerazione urbana temporanea affidata alla coop bolognese OpenGroup e alla società Eventeria. Mentre da metà maggio a metà settembre in zona universitaria rimarrà solo il palco di Piazza Verdi, via del Guasto e via Respighi torneranno ad essere svuotate dai container.
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