Gruff Rhys e i nativi americani di sinistra: intervista a Maps
Gruff Rhys ci racconta il suo viaggio sulle orme di John Evans, che cercava i gallesi in Nordamerica

10 ott. – “Sono stato nelle riserve dei nativi americani negli Stati Uniti: votano a sinistra e di solito vivono in Stati a prevalenza repubblicana“: questa storia di “doppia resistenza”, se così vogliamo chiamarla, ce l’ha raccontata l’altro giorno in diretta telefonica Gruff Rhys, atteso dal vivo al Covo questa sera. Ma cosa c’entra il leader dei Super Furry Animals con le “riserve indiane” e con le tendenze di voto statunitensi?
Per capirlo dobbiamo fare qualche passo indietro e tornare ai primi di maggio, quando il musicista gallese ha pubblicato il suo ultimo lavoro da solista, American Interior, che non è solo un disco, ma anche un libro e un film. Un progetto multimediale, insomma, per raccontare la storia di un esploratore gallese, John Evans, che nel 1790 intraprese un viaggio nel continente nordamericano alla scoperta di una presunta tribù di nativi che parlava… il gallese. Rhys, che è parente alla lontana di Evans (“Ma il Galles è piccolo, siamo tutti parenti“, ci ha detto), ha ripercorso le orme dell’esploratore, documentando il suo viaggio, registrando voci e musiche e suonando dal vivo ogni sera.
“Ho vissuto con i discendenti delle tribù con cui Evans aveva vissuto, scoprendo la cultura, anche pop, che chi abita nelle riserve sta sviluppando”, ha raccontato ai nostri microfoni, narrando nei dettagli quello che è stato un tour davvero peculiare. “Ma cosa hai scoperto?”, gli abbiamo chiesto. La risposta la trovate nell’intervista, ma solo parzialmente: Gruff Rhys rivelerà tutto solo a chi assisterà ai suoi concerti…