foto di pugacioff
Bologna 13 gen.- Giovedì 15 gennaio inizierà l’abbattimento di 15 alberi ai giardini Margherita, uno dei polmoni verdi della città. La decisione, spiega una nota del Comune, è stata presa dopo verifiche avviate su un’ottantina di piante ed è dovuta al fatto che gli alberi sono malati e instabili. Per il settore verde di palazzo d’Accursio si tratta di una quota assolutamente fisiologica visto che ai giardini Margherita ci sono 1892 alberi. Si è trattato di verifiche visive e “in quota”, una metodologia che prevede un operatore su un cestello sopra una piattaforma. E’ una modalità di analisi più approfondita che permette di capire quando i rami innestati sul tronco sono marci. Gli alberi abbattuti verranno sostituiti da altri alberi della stessa specie: 3 ippocastani, un platano, due noce neri, 3 sofore, 2 querce, un frassino.
La novità di queste verifiche è stata l’indagine in quota, una verifica “più dispendiosa ma più approfondita – spiega il dirigente del settore verde del Comune Roberto Diolaiti – questo tipo di indagine è prevista per i due parchi principali della città, giardini Margherita e parco della Montagnola”.
Palazzo d’Accursio utilizza anche i droni per le analisi sul verde, “in quel caso però si tratta di ricognizioni visive e analisi speditive” specifica Diolaiti.
Il Comune ha giocato d’anticipo comunicando l’abbattimento delle piante conoscendo anche la sensibilità della cittadinanza al verde pubblico. Nel 2012 dopo le grandi nevicate che colpirono l’Emilia Romagna l’abbattimento di alcuni pini in piazza San Francesco fu bloccato dall’intervento di alcuni residenti.
E, dopo aver raccontato in radio questa notizia, un’ascoltatrice ci ha scritto questa mail:
“Carissimi, lo scorso anno hanno abbattuto una serie di ibischi e altre piante che facevano fiori bellissimi per costruire, in una stradina dove passano davvero pochissime biciclette e che collega due stradine, una pista ciclabile che assomiglia ad una pista per aerei. Sono una ciclista e faccio esperienza dei pericoli delle piste ciclabili bolognesi. Penso sia simbolo di civiltà costruirne, ma quel pezzetto di ca 50-100 metri è davvero ridicolo e noi del quartiere siamo davvero tristi nel non poter più vedere i fiori in primavera la famigerata pista sta nel congiungimento tra via valeriani e via orioli.
Ciao!
Betta”
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