G7 ambiente. Centro vietato al corteo del controvertice. “È una ritorsione politica”

Anche il sindaco Merola si è trincerato dietro al no comment.
La posizione del Pd e dell’amministrazione. Il sindaco Merola si limita a un “no comment”, il consiglieri Pd Vicinio Zanetti dice di non voler rilasciare dichiarazione mentre il consigliere dem Raffaele Persiano concorda con il provvedimento del questore Coccia: “Se è stato vietato in centro chi si occupa dell’ordine pubblico avrà avuto i suoi motivi. Per manifestare c’è comunque tutta la città”.
“C’è un problema di sicurezza vero – spiega il capogruppo del Pd Claudio Mazzanti -. Non sono preoccupato per i manifestanti ma credo che meccanismi che tutelino tutti siano ampiamente giustificati. Con l’aria che tira posso capire, Bologna è sotto gli occhi di tutti e quello che succede nel mondo è evidente. Ma non lo dico contro i manifestanti, hanno una posizione lecita che in parte condivido anche io e in parte no”.
Coalizione Civica. “Un’assurdità vietare il corteo in centro – spiega Federico Martelloni, capogruppo di Coalizione in Comune -. È strategico che i temi dell’ambiente siano posti all’attenzione della città. Non c’è nessuna buona ragione, di sicurezza e di viabilità, che impedisca al corteo di passare in centro. Si parla di garantire agli esercenti di esercitare la loro attività? Concordo, come è sempre successo con qualsiasi corteo. La ragione è una ripicca politica. Le forze democratiche devono prendere parola, è una cosa che non sta né in cielo né in terra, Bologna non può permetterselo”.
Il programma del controvertice G7m prevede anche, da oggi a domenica, workshop, concerti e una iniziativa di “critical mass” in partenza domenica mattina alle 10 da Labas, una delle realtà autogestite che fanno parte della cordata anti-vertice. “In questa settimana sono state rappresentate soprattutto le posizioni di Eni, vorremmo fossero rappresentate anche quelle della società civile”, sottolinea ancora Basile. Questa mattina gli attivisti di G7m hanno presentato un “dECOlogo per una società ecologica”, firmato anche dal professore dell’Alma mater Alberto Bellini, ex assessore a Forlì e oggi esponente di Energia per l’Italia.