Fuoriluogo: tutti assolti. Applausi in aula
Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Si conclude così il processo ai 21 anarchici del circolo

Bologna, 31 mar. – Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Si conclude così il processo ai 21 anarchici del circolo “Fuoriluogo“. La decisione del Tribunale di Bologna, arrivata oggi pomeriggio, è stata accolta da applausi e grida di gioia degli imputati e di una cinquantina di anarchici che hanno seguito le fasi dell’udienza.
L’accusa era di associazione a delinquere, nelle ultime fasi del processo la pm Morena Plazzi aveva ritirato l’aggravante della finalità eversiva.
Di fronte alla sentenza però la Procura avverte: “Che nessuno interpreti la sentenza come una liberatoria generale”. Il procuratore aggiunto Valter Giovannini spiega che “E’ stata dichiarata insussistente l’ipotesi associativa, mentre tutti gli altri processi e le altre indagini per comportamenti dei singoli proseguiranno”.
La sentenza di assoluzione ha disposto anche la cessazione del divieto di dimora per Maddalena Calore. La ragazza fu tra gli arrestati (e in seguito scarcerati) all’inizio, ad aprile 2011. Per Calore la scarcerazione arrivò solo un anno dopo, il 31 maggio 2012, nella seconda udienza del processo Fuoriluogo. E ora il legale della difesa Ettore Grenci non esclude di chiedere il risarcimento per le detenzioni, ma prima ovviamente bisognerà aspettare che la sentenza passi in giudicato.
A seguito dell’assoluzione gli anarchici hanno occupato in via Paglietta lo stabile che è stato per anni la sede storica degli anarchici. A riferire l’episodio è Ilaria Giorgetti, presidente del Quartiere Santo Stefano, che è accorsa sul posto. “Hanno minacciato i residenti” accusa.