Fuoco incrociato sul Cassero: Merola indignato, la destra denuncia, Ronchi difende
La solidarietà delle associazioni lgbt contro i

Bologna, 19 mar. – “Più che una opinione ho un’indignazione”, così il sindaco Virginio Merola, interpellato dai giornalisti, prende parola oggi sul caso della serata Venerdì Credici al circolo Arcigay Il Cassero. Una serata danzante a tema che ha fatto scattare la polemica, con travestimenti da preti, suore e cristi con tanto di corona di spine e croci fuxia.
“Questa città e il sindaco hanno sostenuto e sostengono i diritti delle minoranze, in questo caso in particolare delle coppie gay a vedere riconosciuti i loro diritti così come nel resto d’Europa. Credo che questi episodi- afferma il primo cittadino- facciano danno prima di tutto alla causa di questi diritti. Credo che ci siano delle persone che nella migliore delle ipotesi non si rendono conto di quello che fanno”, manda a dire Merola. “Se si vuole il rispetto da parte degli altri, bisogna prima di tutto rispettare noi gli altri. Questa cosa e” indegna- bacchetta Merola- e ha fatto bene il presidente del Cassero” Vincenzo Branà “a chiedere scusa”.
Dall’altra parte sempre oggi Forza Italia e Nuovo centrodestra hanno presentato denuncia in Procura contro il Cassero. Gli articoli, sollevati dai consiglieri comunali, sono il 404, 725 e 726 del codice penale”, quindi offesa alla religione, ed atti contrari alla pubblica decenza. Si legge in una nota congiunta: “Abbiamo presentato denuncia alla Procura per l’indecente spettacolo messo in piedi dal Cassero, comprovato da immagini pubblicate su internet, che offende la Chiesa e la religione cristiana. È inaccettabile che queste tipologie di spettacolo vengano finanziate con i soldi pubblici elargiti dal Comune tramite contributi per varie attività e la concessione in comodato d’uso gratuito di una sede del valore di circa 100.000 euro annui di locazione”. I rappresentanti del centrodestra concludono ribadendo la richiesta di stralcio della convenzione tra il Comune di Bologna e il circolo Arcigay.
Anche il Pd porta avanti la sua battaglia parallela sul Cassero con la proposta di mettere a bando la ”Salara”, sede dell’associazione sotto le Due torri. A chiederlo, questa mattina in commissione, è stato il consigliere comunale Tommaso Petrella. Che però si scontra contro il muro dell”assessore alla Cultura, Alberto Ronchi. “Non mettiamo a bando il Cassero- ha tagliato corto Ronchi- altrimenti metteremmo in discussione una realta” per noi preziosa e fondamentale”. Il Cassero fa non solo cultura ma anche welfare: “Perché la prevenzione non si fa parlando di cicogne, ma si fa mostrando come si fa prevenzione” dice Ronchi. L’assessore cita il “Cassero Salute” e sottolinea che il circolo “è stato in prima fila per combattere l’Aids. Quindi va valorizzato questo lavoro”.
Tra l’altro, la convenzione col Cassero “è stata spiegata per ore in commissione, non ci sono misteri né finanziamenti straordinari- afferma Ronchi- a differenza di prima facciamo anche pagare le utenze, ma riteniamo sia giusto non far pagare l’affitto proprio per le attività culturali e di welfare”. In più, al Cassero il Comune ha dato in questi anni 10.000 euro in totale per il festival Gender Bender, a cui si sono aggiunti nel 2014 altri 15.000 euro “in funzione del bando europeo che è stato vinto”.
Arriva la solidarietà delle maggiori associazioni lgbt italiane. Quelle foto sono “un clamoroso errore”, frutto di “miopia in termini di opportunità” scrivono in una nota congiunta. Ma questo non basta a “giustificare” gli attacchi giunti in queste al circolo Arcigay “Il Cassero” di Bologna. Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit, Associazione radicale certi diritti, Equality Italia esprimono “piena solidarietà’” al Cassero e parlano di “profonda amarezza” per il “fuoco incrociato” contro il circolo.
Una selva di attacchi contro il Cassero fatta da “rigurgiti fascisti” e da “pelosi rimproveri, politicamente corretti nella forma e assolutamente ipocriti nel contenuto, di buona parte del mondo politico”.
Ma soprattutto, scrivono le associazioni, la solidarietà al Cassero va “per l”accostamento indegno al fenomeno dell”Isis che giunge dalle bellicose stanze curiali, dove evidentemente soggiorna chi gode a maneggiare la materia del terrore.