12 nov. – “Ci sono luoghi preposti sulle regole e il cambiamento delle regole, il tavolo di coalizione e il comitato delle primarie. Se si devono cambiare le regole facciamolo lì e da povera civica chiedo di essere presente”. Amelia Frascaroli riflette sulla proposta di ballottaggio alle primarie fatta da Sel e dal Pd su cui non è pregiudizialmente contraria. Anzi, non è per nulla spaventata “può essere un’occasione per rafforzare il candidato che esce dal ballottaggio”. Ma chiede di riconoscere il suo civismo e il fatto che lei sia una candidata senza tessera ma che si sente a pieno titolo all’interno della coalizione di centrosinistra.
Rispetto al fatto che Sel la appoggia ed è al tavolo della coalizione Frascaroli puntualizza: “Io mi sento garantita solo da me stessa, per questo voglio sedere al tavolo e vorrei sottolineare che ho raccolto 3300 firme in modo informale. Sel mi ha portato 200 firme di cui non avrei avuto bisogno e non lo dico per polemizzare con nessuno”.
Infine Frascaroli non ha paura di quella che Andrea Segrè ha chiamato “parcellizzazione”. A me “sembra democrazia”.
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La coordinatrice di Sel bolognese Cathy La Torre intanto dà fiducia alla candidata civica e rilancia il ballottaggio: “penso che Frascaroli possa vincere le primarie e anche per legittimare la sua vittoria penso che si debba fare il secondo turno”.
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