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Frascaroli si appella a Carisbo: “Riallacciate l’acqua agli occupanti”

Bologna, 13 ago. – Dopo il taglio dell’acqua alle ex scuole Ferrari, occupate da Asia Usb a metà 2013, l’assessore al welfare del Comune di Bologna Amelia Frascaroli prende posizione. E chiede alla proprietà, l’istituto di credito Carisbo, di dimostrare “coraggio” e “senso etico” e riallacciare l’acqua all’edificio.

Carisbo si difende: “L’acqua non l’abbiamo tolta noi”

“Il taglio dell’acqua non è colpa né del Comune di Bologna né di Hera che fa il suo lavoro – premette Amelia Frascaroli, che ricorda come il Comune non possa più per questioni amministrative e legali pagare bollette di edifici non di sua proprietà – Siamo noi politici che dobbiamo affrontare con coraggio il problema degli sfratti. Il governo con l’articolo 5 del piano casa di Renzi non ci ha aiutato per nulla. Anzi, quell’articolo ha messo in una condizione di colpevolezza chi è costretto a occupare, persone disperate”.

Per Frascaroli Carisbo, proprietaria delle scuole Ferrara, dovrebbe seguire l’esempio dell’Ausl che non ha staccato le utenze a un’altra occupazione, quella dell’ex clinica Beretta. “Alla clinica Beretta hanno deciso di non togliere l’acqua perché è un bene primario – racconta Frascaroli – E’ stata una scelta etica estremamente apprezzabile che ha scavalcato le regole ma rispettato le persone e i loro bisogno primari”. Per questo Frascaroli guarda a Carisbo: “Sono loro adesso a dover decidere, la responsabilità è loro”.

Frascaroli è anche al lavoro per capire se, dal punto di vista legale, c’è spazio per garantire una sorta di rifornimento idrico minimo agli occupanti. “Sto lavorando in questa direzione per capire se ci sono spazi di ragionamento – conferma – Ma al di sopra delle leggi c’è un tema etico che dovrebbe governare e indirizzare l’applicazione delle leggi. Non è detto che le leggi siano sempre giuste”. “Il momento è straordinario – ribadisce Frascaroli guardando a Carisbo – e quindi bisogna riflettere. Non si lasciano persone in grande difficoltà e fragilità senza l’acqua che è un bene primario”.

Non c’è solo la questione delle ex Ferrari. Da tempo è in corso un tavolo in Prefettura tra Comune e enti pubblici proprietari in città di edifici e appartamenti inutilizzati. “Ci vuole coraggio anche lì, bisogna fare scelte importanti”, aggiunge l’assessore. L’idea del Comune di Bologna, a cui stanno lavorando gli assessori Frascaroli e Malagoli, è quella di utilizzare quegli spazi per dare temporaneamente casa a chi l’abitazione non ce l’ha più.

Asia Usb sul piede di guerra: “Se non cambia qualcosa pronti a occupare tutto”

Le ex scuole Ferrari occupate, via Toscana 136

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