Forza Nuova. Gli antifascisti lanciano la mobilitazione
A mobilitarsi gli antifascisti bolognesi, che lanciano un contropresidio per domani alle 16 in Piazza Nettuno. L’obiettivo è quello di impedire agli estremisti di destra di manifestare liberamente.

27 sett. – Dopo il tentativo di manifestare in Bolognina, Forza Nuova ci riprova. A mobilitarsi anche gli antifascisti bolognesi, che lanciano un contropresidio per sabato (27 settembre) alle 16 in Piazza Nettuno. L’obiettivo è quello di impedire agli estremisti di destra di manifestare liberamente. Tra le fila di Forza Nuova ci saranno anche il segretario nazionale Roberto Fiore e il suo numero 2, il vicesegretario Gianni Correggiari. La manifestazione è stata autorizzata dalla Questura, ma la richiesta di un presidio in Piazza Galvani è stata respinta. Concessa invece Piazza San Domenico.
Al contrario di quanto avvenuto in Bolognina, questa volta Forza Nuova non manifesterà contro “immigrati, tossicodipendenti e spacciatori”, ma direttamente contro “l’estrema sinistra che cerca di creare un clima di violenza.” Il riferimento è al “ferimento di un simpatizzate a Bologna” durante la scorsa manifestazione. “Non ci sono piazze a noi ostili, non ci sono piazze proibite– ha detto Roberto Fiore – Forza Nuova rivendica il diritto di difendere i diritti degli italiani dove, come e quando vuole”.
Il comunicato che lancia il contropresidio, a firma Bologna Antifascista, parla di Forza Nuova come di un “corpo estraneo a questa come altre città, che si presenta come il corrispettivo italiano di Alba dorata, formazione neonazista greca responsabile di innumerevoli aggressioni a migranti, gay e lesbiche, militanti di sinistra in genere”.
“È così – continua il comunicato pubblicato su zic.it – che chi ha nel proprio Dna politico l’odio e la violenza contro ‘il diverso’ cerca di affermare la propria agibilità facendo leva sulla paura e sull’insicurezza. Concetti, questi, sempre più spesso amplificati dalla stampa e utilizzati, anche a Bologna, da rappresentanti delle istituzioni per mettere in pratica politiche di esclusione e di controllo del territorio. Al contrario, noi crediamo che l’unica risposta concreta alla crisi passi per un allargamento degli spazi di partecipazione, attraverso pratiche inclusive di lotta sociale e rivendicazione di sempre maggiori libertà e diritti per tutte/i. L’unica differenza che vogliamo combattere è quella tra i pochi che hanno tanto e la stragrande maggioranza che ha sempre meno. Per questo riteniamo che a Bologna non ci sia spazio per formazioni neofasciste ma solo per l’affermazione di libertà e diritti. Invitiamo tutti e tutte alle 16 in piazza del Nettuno“.