Bologna, 19 apr. – Il rettore dell’Università di Bologna resta fuori dall’assemblea dei soci, detta “dei 100″, della Carisbo. A fermare Francesco Ubertini il voto segreto dei membri di Palazzo Saraceni, che prima hanno firmato in 45 per l’ingresso del numero uno dell’Alma Mater nell’assemblea, poi lo hanno silurato assicurandogli solo 28 voti: 14 in meno dei 42 necessari per superare il quorum. Un’esclusione inaspettata, perché metà dell’assemblea aveva firmato per Ubertini e perché il rettore era sponsorizzato dal presidente Leone Sibani e da Fabio Roversi Monaco. Invece nel segreto dell’urna le cose sono andate diversamente.
“E’ solo la prova del nostro provincialismo – ha commentato Ubertini intervistato dal Resto del Carlino – In questa città tutti si affannano a parlare di integrazione, del rapporto con l’Università, poi però accadono eventi come questo, che fanno riflettere. Aggiungerò anche questa voce al mio curriculum. Mi era stato proposto di candidarmi ed erano state raccolte 45 firme. Bisognerebbe chiedere a chi ha cambiato idea perché lo abbia fatto, o perché non abbia avuto il caraggio di dichiararsi prima, apertamente”.
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