Bologna, 13 mar. – Obbligo di pareggio di bilancio e di pagamento dei fornitori tra 60 e 90 giorni, blocco del turnover per amministrativi, tecnici e professionisti, piano triennale di acquisti centralizzati e riordino degli ospedali.
La Regione Emilia-Romagna fissa i paletti per le Ausl, per un 2014 all’insegna del risparmio e dell’ incertezza dei fondi. Il governo non ha ancora definito il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, cioè le Regioni ancora non sanno su quanto potranno contare per far funzionare la sanità nel triennio 2014-2016.
Per il 2014, la Regione dispone di continuare con la creazione di Case della salute e nuclei di cure primarie. Ogni Ausl dovrà poi presentare entro settembre il proprio piano di riordino ospedaliero e “proseguire nella revisione dei posti letto di day hospital medico procedendo alla loro disattivazione entro e non oltre il 30 giugno”.
Al momento, dunque, le risorse per la sanità dell’Emilia-Romagna nel 2014 sono solo stimate e superano i 7,7 miliardi di euro (62,8 milioni in più rispetto al 2013). I fondi regionali per quest’anno ammontano invece a 150 milioni.
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