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Ferrovie Emilia-Romagna. Ancora 4 anni per avere la sicurezza completa

Bologna, 13 lug. – Si chiama Scmt, sistema controllo marcia treno, ed è quel meccanismo automatico che impedisce disastri in caso di errore umano. Non solo segnalando eventuali situazioni pericolose, ma frenando direttamente il convoglio fino ad arrestarlo. E questo senza il bisogno di alcuna supervisione umana. Una tecnologia diffusa in tutta Europa e su tutte le linee gestite da Rfi, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane responsabile della gestione complessiva della rete ferroviaria nazionale. In Emilia-Romagna si tratta di 1306 km, compreso i 508 km a binario unico. Una tecnologia che garantisce, a giudizio degli esperti e dei sindacati, il più alto livello di sicurezza possibile.

L’Scmt manca però sui 380 km di binari di Fer, la società che gestisce  la rete ferroviaria di proprietà regionale. Sulle linee Fer, e si parla ad esempio delle tratte a binario unico Bologna-Porto Maggiore e della Casalecchio-Vignola, c’è comunque un doppio sistema di sicurezza automatica che abbina l’Acei nelle stazioni (Apparato Centrale Elettrico a Itinerari) e il Bca sui binari (Blocco elettrico conta assi). Una combinazione che garantisce meccanismi di sicurezza automatizzati anni luce avanti rispetto alle rudimentali procedure manuali che in Puglia potrebbero avere portato al disastro. Ma la differenza tra il duo Acei-Bca e l’Scmt resta, perché solo l’Scmt, spiegano i ferrovieri, è praticamente a prova di bomba. Detto in altre termini, e sempre per usare le parole di un ferroviere, “in determinate e particolarissime condizione il Bca può risultare insufficiente e non riuscire comunque ad evitare inconvenienti”.

La conferma arriva anche dal direttore generale di Fer Stefano Masola. Sulle ferrovie Fer l’errore umano può essere neutralizzato in ogni caso? “Adesso come adesso non abbiamo la certezza assoluta”, spiega Masola, che però annuncia l’arrivo entro pochi anni su tutte le tratte regionali del Scmt. In realtà la gara per installare il sistema su tutti i 380 km c’è stata già 4 anni fa, ma una serie di ricorsi legali hanno bloccato per 24 mesi gli investimenti previsti, e si tratta di 40 milioni di euro.  Poi la situazione si è sbloccato, e ora la Regione prometto entro dicembre l’arrivo del Scmt sulla Casalecchio-Vignola. Entro il 2020 invece non ci sarà un binario in Regione senza il sistema controllo marcia treno. Insomma, per la sicurezza completa bisognerà attendere ancora 4 anni.

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