Faraone: “Andremo nelle scuole occupate a spiegare la riforma”
Mercoledì la riforma della scuola arriverà in consiglio dei ministri. Faraone promette: “Un minuto dopo partiranno le consultazioni con il Paese”

Bologna, 1 set. – Il Partito Democratico è pronto a difendere a spada tratta la Riforma della scuola del ministro Stefania Giannini. Anche a costo di andare nei luoghi in cui potrebbe fiorire la protesta contro l’ennesima riforma del sistema italiano dell’Istruzione. “Paradossalmente anche le occupazioni delle scuole sono luoghi di coinvolgimento e di discussione. Se per caso ce ne dovessero essere saranno luoghi dove andremo a spiegare la riforma della scuola”. A parlare è Davide Faraone, deputato del Partito Democratico e responsabile nella segreteria di Matteo Renzi di Welfare e scuola.
Faraone ha partecipato ieri sera alla Festa nazionale de l’Unità ad un dibattito in compagnia del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. E poiché il ministro non ha voluto entrare nel merito della riforma, annunciata la scorsa settimana al Meeting di Comunione e Liberazione e che arriverà all’esame del consiglio dei ministri mercoledì prossimo, è Faraone che si è concesso a qualche domanda al termine del dibattito.
Il deputato renziano ha spiegato le ragioni dell’azione politica del Pd a spinta renziana: far ripartire l’Italia ferma da troppo tempo. “Il tema non è solo l’Istruzione- ha detto Faraone-. Proprio il modello, formazione-lavoro-previdenza è fermo agli anni Settanta“. Da questo assunto partono le riforme che il governo del Pd vuole realizzare. Si è passati da un modello in cui “ci si formava poco, si lavorava senza formazione e si aveva comunque la certezza della pensione. Ora quel modello non esiste più” dice il deputato Pd. “Per entrare nel mondo del lavoro devi essere formato, non hai una certezza della pensione perché non riesci ad accumulare abbastanza anni di previdenza”.
Riforma del welfare, quindi, unita a quella del lavoro e a quella dell’istruzione. E per quanto riguarda quest’ultima, in particolare, Faraone promette che sarà discussa con il Paese. In passato “le riforme della scuola le hanno partorite al ministero e poi catapultate nel Paese”: questo non accadrà, assicura Faraone. “Noi vogliamo invece partire da un’idea forte, che verrà presentata mercoledì. Un minuto dopo però ascolteremo tutti come abbiamo ascoltato in altri ambiti e poi tireremo fuori la proposta”.
Tra i punti centrale della proposta che Giannini porterà mercoledì in Consiglio di ministri c’è anche la riforma del sostegno: “Perché è una cosa che ora non funziona assolutamente. I bambini disabili vengono trattati tutti allo stesso modo come se le patologie fossero uguali”. E questo non può essere, dice Faraone, perché ci sono alunni con patologie che hanno necessità solo per essere accompagnati in bagno e altri che invece hanno bisogno di sostegno per creare una relazione con la classe. Inoltre, per troppo tempo il sostegno è stato sfruttato “come canale di ingresso per l’insegnamento. Mentre noi pensiamo debbano essere due canali diversi”.
“Quando si parla di scuole aperte non significa l’aumento dell’orario di lavoro degli insegnanti a parità di stipendio. Si può pensare anche agli operatori del Terzo settore” per tenere aperte le scuole anche dopo l’orario delle lezioni. Il tutto, ci tiene a precisare il deputato Pd, concedendo una parte di autonomia alle scuole.
Per quanto riguarda il tema caldo degli insegnanti e della loro valutazione, Faraone ha le idee chiare: “Una cosa certa è che non può essere solamente il tema dell’anzianità a costruire la selezione del personale docente”. “Noi dobbiamo costruire le condizioni perché i docenti siano in formazione permanente” conclude il responsabile scuola del partito.