L’edizione 2014 di Indica Sativa Trade
Bologna, 22 mag. – Su Facebook non si può fare pubblicità alla canapa, neanche se utilizzata per scopi legali. L’ha scoperto il web marketing manager di BitPurple, Marco Cretarola, quando ha lanciato sul noto social network la campagna per Indica Sativa Trade. La fiera, all’Unipol Arena dal 5 al 7 giugno, tratta dei molteplici usi della canapa, da quello farmacologico a quello tessile, escluso quello ludico. Per precauzione è comunque vietata ai minori di 18 anni e così la campagna avrebbe avuto come target i soli maggiorenni, ma a nulla è servito per sventare lo stop di Facebook.
Sono diverse le regole imposte da Facebook a chi vuole fare pubblicità sulla sua piattaforma, ci spiega Adele Savarese di Ninja Marketing, “prescrizioni e restrizioni su ‘temi delicati’, come la religione, etnia, tabacco, droghe, alcolici, gioco d’azzardo e… gli errori grammaticali”. Un regolamento però scollegato dalla legislazione e unica per tutti gli stati in cui Facebook viene visualizzato. Qualcosa è cambiato nel corso del tempo, all’inizio il social network bloccava anche le foto di momenti di allattamento, ora grazie alle campagne di protesta, è permesso.
Un ambiente protetto quindi, ma decisamente “abbottonato”. Se Facebook decide sulla moralità degli utenti, potrà intervenire anche sulle loro opinioni politiche? E’ la domanda lasciamo aperta dopo questa puntata di Pensatech.
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