Bologna, 23 nov. – Erano almeno 1.000, e sotto la pioggia, i lavoratori della logistica oggi in piazza a Bologna. I facchini hanno portato in centro la loro lotta “contro lo sfruttamento“, iniziata con scioperi e picchetti davanti agli stabilimenti in periferia. Sono partiti nel primo pomeriggio da piazza del Nettuno e hanno concluso il lungo corteo per le strade del centro storico in piazza Maggiore, poco prima delle 19, dopo una tappa davanti alla Prefettura.
In testa i Si-Cobas, vicini al Laboraorio Crash, in coda l’Adl Cobas, vicino al Tpo, con molti lavoratori venuti anche da fuori provincia.
Davanti al supermercato Coop di via Montebello è stato appeso uno striscione con la scritta “Legacoop=mafia”. In via Marconi, sotto il portico della Camera del lavoro, sede della Cgil, c’è stata una contestazione con lancio di fac-simili di banconote.
Simone Carpeggiani dei Si-Coba denuncia che ad alcuni lavoratori iscritti al suo sindacato è stato detto che avrebbero potuto tornare a lavoro se avessero cambiato tessera sindacale.
Manila di Adl-Cobas commenta così la presenza di più sigle sindacali di base insieme oggi nella manifestazione bolognese.
A Tiziano Tassoni di Legacoop abbiamo chiesto che possibilità ci sono, in questo momento, che altri lavoratori siano reintegrati.
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