Ex scuole Ferrari. Carisbo si difende: “L’acqua non l’abbiamo tolta noi”

La banca proprietaria del complesso di via Toscana occupato da Asia Usb risponde all’assessore Frascaroli:

Radio Città del Capo - Ex scuole Ferrari. Carisbo si difende: “L’acqua non l’abbiamo tolta noi”

Bologna, 14 ago. – “Carisbo non è mai stata intestataria di alcuna utenza relativa a quell’immobile e, conseguentemente, non ha mai effettuato alcuna pratica per la sospensione dell’erogazione dei servizi di acqua, luce o altro”. La banca proprietaria delle ex scuole Severino Ferrari di via Toscana, occupate dall’aprile 2013 da alcune decine di persone organizzate da Asia Usb, risponde all’assessore al Welfare Amelia Frascaroli.

Non siamo stati noi” dicono da via Farini, a togliere agli occupanti luce e acqua. Nella mattinata di ieri l’assessore Frascaroli aveva detto che “il taglio dell’acqua non è colpa né del Comune di Bologna né di Hera che fa il suo lavoro”, lasciando intendere che a chiedere il distacco delle utenze, fino al mese scorso pagate da palazzo d’Accursio, fosse stata proprio Carisbo. L’assessore poi chiedeva che la banca, che fa parte del colosso Intesa San Paolo, facesse come l’Ausl: “Alla clinica Beretta hanno deciso di non togliere l’acqua perché è un bene primario – racconta Frascaroli – E’ stata una scelta etica estremamente apprezzabile che ha scavalcato le regole ma rispettato le persone e i loro bisogni primari”. Per questo Frascaroli guardava a Carisbo: “Sono loro adesso a dover decidere, la responsabilità è loro”.

Proposta respinta al mittente. L’ufficio stampa, con una nota, ha detto che la banca “non è mai riuscita a portare a completamento il possesso dell’edificio delle ex-scuole Ferrari (passato dal Comune a Carisbo, ndr) in quanto, al momento del passaggio di possesso e del completamento delle pratiche fra cui la chiusura/voltura delle utenze, è intervenuta l’occupazione dello stabile. Carisbo non è mai stata intestataria di alcuna utenza relativa a quell’immobile e

Carisbo quindi non ci sta a farsi tirare per la giacca nella questione e chiude la porta ad ogni possibile altra soluzione che non sia lo sgombero dei locali delle ex scuole di via Toscana. “In conseguenza dell’occupazione- si legge ancora nella nota-, a seguito della quale Carisbo ha informato e presentato denuncia alle autorità preposte, non si sono nemmeno potute completare le opportune verifiche in merito alla sicurezza dell’edificio, e anche di questo sono informate le autorità”.