Bologna, 22 mag. – Centomila metri quadrati recuperati alla città. La ex caserma Sani, o meglio lo spazio verde che la circonda tra Via Ferrarese e Via Stalingrado, potrà essere aperto alla città attraverso il lavoro delle associazioni che ne faranno richiesta. E’ arrivato il via libera da parte della proprietà, cioè la Cassa Depositi e Prestiti, che l’ha rilevata dal Demanio.
Alla sterpaglia, in cui si nasconde lo spaccio, potrebbero sostituirsi orti urbani (solo sopraelevati perché non si conoscono le condizioni del terreno), feste di vicinato e battaglie a colpi di pallottole di mais. Fino al momento in cui la Cassa non avrà trovato un compratore, le associazioni che ne faranno richiesta potranno occuparsi della gestione dell’enorme spazio esterno alle mura della caserma.
A spingere in questa direzione, da anni, è l’associazione Casaralta che si muove, che si è occupata dell’area intorno a via Stalingrado e ha lottato a lungo anche per la ciclabile che affianca la caserma.
A mostrare interesse per l’area anche un’associazione che organizza partite di soft air, giochi di guerra con pistole ad aria compressa che sparano proiettili di mais.
Sarà il Quartiere Navile a tenere le fila della partita. Daniele Ara è il presidente del quartiere
Deluso invece il sindacato Asia-Usb che per alcuni mesi ha tenuto un presidio permanente di fronte alla caserma Sani. La loro richiesta era che quegli spazi venissero utilizzati per l’emergenza abitativa.
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