Eventi in piazza. Le istruzioni per l’uso

31 lug. – Le istallazioni degli eventi in piazza Nettuno non potranno nascondere la fontana del Giambologna, in piazza Maggiore non più di 90 giornate all’anno per appuntamenti di grande rilevanza, ma con una visuale libera verso il Voltone del Podestà. Solo solo alcuni esempi del nuovo regolamento per l’uso di 18 luoghi, in particolare piazze, parchi e giardini, approvato oggi dalla giunta comunale.

Gli organizzatori di appuntamenti pubblici sapranno in anticipo le regole che riguardano l’altezza dei palchi, spazi riservati ai dehors, ai gazebo, ai banchetti, ai pannelli, alle attrezzature sportive e anche le porzioni dove non si può inserire nessun oggetto. Riguardano concerti, manifestazioni, mercatini ed eventi sportivi in piazza Maggiore, del Nettuno, Re Enzo, S.Francesco, S.Stefano, piazza De”Celestini, piazza VIII agosto, Verdi, Galvani, Minghetti, del Francia, XX settembre 1870. E anche per i parchi della Montagnola, dei Giardini Margherita, Villa Angeletti, Villa Spada, Paderno e Cavaioni.

Altri esempi: in piazza Santo Stefano, destinata a manifestazioni squisitamente culturali, non si potranno montare pedane più alte di 80 centimetri e comunque non dovranno avere fondali che nascondano la chiesa. In piazza Verdi, mentre la parte vicina a San Giacomo è considerata più adatta a verde e ”angoli lettura”, quella davanti al Teatro comunale può ospitare mostre, mercati, concerti, spettacoli, per non più di 150 giornate all’anno. Nessun problema né vincolo, invece, per il mercato della Montagnola, che segue regole proprie.

“L’idea”, spiega l’assessore  Matteo Lepore, “è di creare ogni anno un programma di manifestazioni che comprendono tutto ciò che già si fa, come il calendario di Bologna Estate e farlo in modo da avere tempo di promuoverle e con un iter veloce di approvazione delle autorizzazioni, grazie a norme chiare”.

Matteo Lepore, regolamento piazze

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