3 dic. – Fabiano Erio Franovich è uno dei nomi che più ci hanno sorpreso, musicalmente parlando, in questa fine d’anno. Prima del debutto Für El, uscito per La Tempesta International un mese fa, il musicista toscano ha fatto uscire – sempre per l’etichetta di Pordenone – due singoli digitali che già facevano intuire il suo potenziale. Ma nulla sarebbe stato possibile senza la mamma di Fabiano: “Lei mi ha convinto a mandare i demo: prima facevo musica senza farla sentire a nessuno, neanche a lei. Mi ha convinto sulla fiducia“. Il retroterra musicale di Erio è lontano dalla bellissima commistione di pop, r&b, indie ed elettronica dei brani pubblicati finora, la stessa che potete assaporare nello showcase che Fabiano ha fatto insieme al chitarrista Filippo Cosci a Maps: “Sono partito dal canto leggero, poi sono passato a quello lirico, per poi lasciare e dedicarmi alla mia musica. Ma prima ho lavorato a Londra, ma è stato faticosissimo e sono tornato in Italia”, ci ha raccontato il nostro ospite.
Il risultato dell’album di esordio di Erio è dovuto anche alle grandi capacità di Paolo Baldini e dei musicisti che ha coinvolto nella produzione del disco, da Sleeping Tree (“Lo adoro!” ci ha confessato Fabiano) allo stesso Baldini: il suono ottenuto è davvero unico, assimilabile ad alcune uscite islandesi e anglosassoni. Ma i testi sono profondamente personali: “Ruotano principalmente intorno a un amore andato male“, ci ha rivelato il musicista, prima di snocciolare con estrema scioltezza i suoi cinque dischi dell’isola deserta.
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