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Erica Mou: “Bandiera sulla luna, un disco sulla sensibilità”

23 gen. – Erica Mou è una giovane cantautrice pugliese, classe 1990. Dopo aver mosso i primi passi nel panorama della canzone d’autore con la partecipazione a Musicultura e al Premio Tenco, nel 2012 partecipa al Festival di Sanremo: “Arrivai alla kermesse – nella sezione giovani – grazie alla mia etichetta discografica dell’epoca, la Carosello di Caterina Caselli”.

Ma, partiamo dall’inizio: com’è avvenuto l’incontro con la Caselli? “Ero andata a Milano a fare un concerto. Mentre ero sul palco Red Ronnie – in mezzo al pubblico – la chiamò al telefonino, e lei rispose Che stai ascoltando?, e lui le fece il mio nome. Il giorno dopo io tornai a Bisceglie, Caterina mi telefonò e mi chiese di presentarmi ad un appuntamento nel suo ufficio quello stesso pomeriggio. Sono tornata all’aeroporto, ho pagato 500 euro per il volo e sono andata a fare questo colloquio, che poi mi ha portato a firmare questo contratto“, prosegue Erica.

“Venivo dai palchi più disperati e disparati d’Italia da quando ero adolescente. Dopodiché è cominciato questo cammino che mi ha portato a fare altri tre album da quel momento in poi, e a suonare tantissimo in giro per l’Italia – e anche all’estero”. Un cammino che l’ha portata fino a Radio Città del Capo: lo scorso venerdì Erica è stata infatti ospite ai microfoni di Cotton Fioc in occasione del suo concerto al Kalinka di Carpi, per presentare il suo ultimo album Bandiera sulla Luna, pubblicato lo scorso dicembre da GodzillaMarket.

Bandiera sulla Luna è un viaggio di andata, di ricerca, di demolizione, di inquietudine, fino all’arrivo sulla luna: uno sguardo meravigliato al nuovo, con la carica leggera di chi ha trovato il proprio punto di equilibrio. “Il disco si apre con “Svuoto i cassetti”, che è un po’ una canzone programmatica di quello che succederà nell’album”, spiega Erica. “La scaletta di questo disco ha un percorso. Si parte da un trasloco, con un alleggerimento: la luna in questo disco rappresenta l’assenza di gravità, la leggerezza. E quindi il viaggio del disco è diviso in due: una prima parte contraddistinta da una grande irrequietezza, ed una seconda parte che è una riflessione sul fatto che forse l’unico motivo per cambiare ed evolversi è quello di percepire meglio le cose, sentirle”, conclude Erica. “È un disco sulla sensibilità“.

Erica ha suonato nei nostri studi due brani in acustico tratti da Bandiera sulla luna: “Amare di Meno” e “Irrequieti”. Buon ascolto!

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