18 lug. – La pagina web si chiama “Immobili comunali inutilizzati“, e contiene un link ad un’apposita app per visualizzare la cartografia degli immobili del Comune di Bologna non utilizzati e suddivisi in tre categorie: “da valorizzare”, “commercializzabili” e “inutilizzabili”.
C’è però un problema, il link all’app per il momento non funziona, e così non è possibile visualizzare graficamente i dati se non in formati difficilmente utilizzabili. Ci sono i file .cvs con la lista degli immobili, ma visualizzarli in Excel non è un’operazione immediata. Per il momento bisogna quindi accontentarsi di un’immagine che mostra come sarà l’annunciata app, aspettando che i tecnici del Comune risolvano il problema. Chi è interessato ad un mappa con gli immobili inutilizzati nel frattempo dovrà fare da solo. “Problemi al server, oggi l’aggiustiamo”, scrive su twitter l’assessore al marketing del Comune di Bologna Matteo Lepore.
Spulciando i file messi a disposizione dal Comune si nota come nella categoria immobili inutilizzabili ci sono solo 5 spazi, piccoli e con caratteristiche che rendono problematico ogni utilizzo. Per gli immobili da valorizzare il Comune ha già un progetto, ad esempio Villa Salus sarà “inserita in un fondo”, così come l’ex centrale elettrica del Navile. Gli immobili commercializzabili invece saranno immessi sul mercato. In questa categoria ci sono 22 tra negozi, magazzini e uffici. Per loro vendita o affitto. Chi avesse suggerimenti sulla destinazione degli immobili non utilizzabili può scrivere a spazi@comune.bologna.it
Lidl questa volta si supera e mette tutti in riga. Non serve comprare casa nuova,…
Questa volta il Ministero della Salute agisce e mette subito le cose in chiaro. Questi…
Queste le assunzioni che si attendevano da anni. Ora c'è chi non vuole perdere l'occasione…
Questa è la Cascata del Niagara d'Italia a tutti gli effetti. Mai visto nulla di…
Finalmente c'è chi può andare in pensione da 'giovane' e prima dei 60 anni. La…
Questa mazzata per gli italiani non ci voleva: la nuova tassa di ottobre è davvero…