6 set. – Migliaia di pesci morti per asfissia. E’ successo nel canale Navile: la chiusura contemporanea dei due canali immissari Reno e Savena, decisa per lavori di manutenzione ha fatto venire meno l’afflusso di acqua pulita allo storico canale della città. Resta fino a sabato solo l’afflusso d’acqua del canale Aposa, che però è formato da acque nere di fogna indirizzate al depuratore di Corticella e ciò ha portato alla morte di migliaia di pesci.
Ad essere coinvolta nella gestione del canale Navile, che è completamente artificiale, sono tre realtà: Hera, servizio tecnico di bacino Reno, consorzio della Chiusa di Casalecchio e Canale di Reno e Savena.
“Questo fenomeno succede tutti gli anni” denuncia Gabriele Bernardi dell’associazione Vitruvio che sul Battiferro ha sede. Bernardi si chiede se non era possibile chiudere i due canali alternativamente, almeno fino alla realizzazione dei lavori per l’interramento delle acque nere fognarie.
Legambiente ha lanciato per mercoledì 11 settembre proprio al Sostegno del Battiferro un confronto tra cittadini, istituzioni e associazioni per un progetto di recupero dell’ambiente di questo storico canale, a partire dal superamento della criticità delle acque. Il presidente di Legambiente Bologna Claudio Delluca ricorda che sul lungo Navile è in progetto un intervento di riqualificazione che richiederebbe più attenzione per la condizione delle acque.
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