21 mag.- “Non è un referendum contro la scuola privata. Chiediamo che in questo momento di gravi ristrettezze economiche il Comune sia disponibile a indirizzare le sue risorse alle scuole dell’infanzia comunali”. Katia Zanotti, ex parlamentare Ds che uscì dal partito per non confluire nel Pd, del comitato Articolo33 sostiene l‘opzione A al referendum del 26 maggio sui finanziamenti comunali alle scuole dell’infanzia paritarie private.
Con lei ai nostri microfoni è intervenuto Gianluca Borghi, ex assessore regionale dei Verdi e ora nel Pd, che sostiene l’opzione B che vuole confermare i finanziamenti. “Bologna è al vertice dell’offerta pubblica di scuole comunali dell’infanzia, non si può certo parlare di disinvestimento da parte del Comune”.
Questa mattina sulle pagine del Corriere della Sera il giurista Stefano Rodotà è tornato sul tema oggetto del referendum con una lettera indirizzata al direttore. “Non è una questione contabile – ha ripetuto Rodotà – si tratta della qualità dell’azione pubblica”. Il presidente onorario di Articolo33 ha poi affondato: “Distinguere finanziamenti da oneri e battezzare come pubblico un sistema di cui i privati sono parte integrante sono espedienti di cui ci si dovrebbe un po’ vergognare“.
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