30 ott. – Nessuna lettera di scuse arriverà a Guidalberto Guidi dai lavoratori licenziati. Secondo uno di loro “La richiesta di Guidi è un’assurdità, non possiamo chiedere scusa per aver seguito le procedure di controllo di qualità previste. Se io ho sbagliato allora sono le specifiche aziendali ad essere sbagliate“.
Il presidente e amministratore delegato della Ducati Energia aveva dichiarato dalle pagine de La Repubblica: “Se mi fanno una letterina di due righe con cui dicono che hanno commesso una leggerezza io sono disposto a modificare i licenziamenti in sospensioni disciplinari. La mancanza c’è stata, se non lo riconoscono viene a mancare il rapporto di fiducia, specie per dipendenti di così alto livello”.
I quattro lavoratori vedono la vicenda in maniera diversa. Gli impegati accusati di trascuratezza nei controlli hanno sempre rifiutato l’idea di avere responsabilità diretta nel rifiuto del cliente della commessa prodotta in India. Addirittura, ricorda uno di loro, lo stesso cliente aveva indicato per un premio qualità l’azienda di Borgo Panigale per la produzione di un’altra serie di prodotti. In questo momento, secondo i dipendenti licenziati, chiedere scusa significherebbe perdere la propria reputazione nella professione che ricoprono.
Prosegue quindi la mobilitazione di protesta. Martedì i lavoratori si troveranno in assemblea per decidere quali strade intraprendere per arrivare ad un reintegro dei quattro licenziati. Senza scuse.
L’intervista ad uno dei licenziati ducati-energia-scuse
Russia-Italia, tensione altissima: arriva un attacco considerato inaccettabile a cui segue la 'ferma condanna". Il…
Arriva una nuova 'allerta alimentare': "Vietate le uova a tavola", non mangiatele o finite al…
Anche se a lavoro non fai un bel niente, non ti possono licenziare: tutto vero,…
"Ogni cosa che dirai verrà usata contro di te": e non è il piedipiatti, ma…
I supermercati Esselunga hanno davvero esagerato con questa nuova offerta. Se ti presenti in cassa,…
I lavoratori della celebre azienda hanno scioperato. Era da trent'anni che non accadeva una cosa…