6 feb. – Un esordio titolato con un hashtag (o dovremmo forse dire diesis?), #doveeravamorimasti, quello del cantautore bolognese classe ’78 Riccardo Cesari: una vita da turnista, docente musicale, collaboratore di tantissimi big. Un professionista, insomma. E poi, la decisione di pubblicare finalmente un disco di inediti, per “riprendere il controllo della propria vita, chiedendosi, appunto, dove eravamo rimasti?”.
L’album, pubblicato lo scorso novembre, vede la collaborazione di numerosi musicisti e colleghi turnisti come Max Messina, Antonello D’Urso – già chitarrista di Luca Carboni, Franco Battiato e Angelo Branduardi – Andrea Torresani (bassista di Eros Ramazzotti, Raphael Gualazzi, Giusy Ferreri e molti altri) e Francesco Moneti, il violino dei Modena City Ramblers.
In occasione della presentazione dell’album al Bravo Caffè, Riccardo è passato a trovarci negli studi di Radio Città del Capo, dove ha suonato in acustico un paio di inediti e ci ha raccontato la genesi di questo disco ai microfoni di Cotton Fioc.
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