Dopo lo sgombero i volontari per ripulire. Accordo Comune-associazioni

Da sx Werther Albertazzi, Riccardo Malagoli e Abdulrahman Nasiru Ajani

Bologna, 12 nov. – Prima gli sgomberi. Poi arrivano i volontari a pulire l’area e “riqualificarla”. E’ già successo due vole, in seguito a due sgomberi di insediamenti abusivi in periferia effettuati dalla task force anti-degrado del Comune e dalla polizia municipale. In via Agucchi nel quartiere Navile la settimana scorsa e, due giorni fa, lungo viale Felsinea per un totale di 37 persone identificate dalle forze dell’ordine. Una volta terminate le operazioni di polizia sono arrivati i volontari dell’associazione Planimetrie culturali e dell’associazione provinciale nigeriana “El Ihsan”, che si sono occupati di smontare le strutture (alcune baracche) e accatastare i rifiuti.

Le due associazioni, se ne è parlato oggi a palazzo d’Accursio in una conferenza stampa, stanno inoltre per firmare un accordo annuale con il Comune che fornirà ai volontari grembiuli e guanti per “operare in sicurezza”. Un sistema collaudato insomma, che con ogni probabilità tornerà in funzione nelle prossime settimane visto che, spiega l’assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli, “stiamo facendo una mappature delle aree che riteniamo a rischio sicurezza”. Da questa estate sono state “decine”, ha concluso l’assessore, gli sgomberi in aree giudicate a rischio come nel caso di via Agucchi.

“Noi arrivamo dopo, sulle operazioni di polizia non ci mettiamo becco – spiega Werther Albertazzi, presidente dell’associazione Planimetrie Culturali – Quello di cui ci occupiamo è rigenerare l’area e pulirla”. Mentre Abdulrahman Nasiru Ajani, presidente della comunità nigeriana bolognese, ha sottolineato la volontà dell’associazione di “inserirsi nel tessuto sociale della città. Conoscersi – ha concluso Ajani – vuol dire cultura”. I materiali raccolti nelle operazioni post sgombero saranno separati e riciclati dai volontari.

L’area dopo le operazioni di pulizia dei volontari.

di Giovanni Panebianco