Un momento del viaggio di Donini sulla Bologna-Porretta
Bologna, 12 mar. – Lo aveva promesso qualche settimana fa, questa mattina è arrivato l’atteso blitz ispettivo sulla Porrettana. L’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini, assieme a due ispettori e al comitato dei pendolari, è salito sul treno Bologna-Porretta in partenza dalla stazione centrale alle 5.52 del mattino. Poi il ritorno sotto le Due Torri alle 8.32. Nessun ritardo per entrambi i viaggi. “Questa volta è andata bene”, scherza Donini di fronte ai cronisti dicendosi consapevole dei frequenti disagi che devono sopportare i pendolari del ferro in Emilia-Romagna.
Comunque un inizio soft per l’assessore, che per iniziare ha scelto l’unico treno nuovo in circolazione sulla Porrettana, una tratta che nonostante tutti i problemi e al netto delle cancellazioni ha un indice di puntualità superiore alla media regionale. Il viaggio di oggi sarà però il primo dei tanti che porteranno l’assessore a battere metro per metro tutte le tratte ferroviarie della regione. “In media farò due ispezioni al mese, e assieme al Comitato regionale degli utenti ferroviari (Crufer, ndr) stileremo una lista di problemi e di relative soluzioni. Poi metteremo mano a tutto quel che non funziona secondo un programma confezionato assieme ai pendolari. Sarà un programma progressivo e inesorabile per migliorare il servizio, con riscontri immediati e di lungo termine”.
“Le situazioni anomale sono diffuse – spiega il presidente del Crufer Renato Golini, che ha affiancato Donini in conferenza stampa – sulla linea Bologna-Rimini, ad esempio, il 50% dei treni in media è in ritardo”. Per questo, afferma Golini, “aspettiamo i treni nuovi come il pane, perché potrebbero ridurre queste situazioni. Il treno più giovane che Trenitalia ha in circolazione sulle linee regionali ha circa 30 anni”. I convogli, continua Golini, “sono spesso in manutenzione ed è maggiore il rischio di cancellazione delle corse”. Tra l’altro, “treni di riserva non ce ne sono”. Quindi, afferma il numero uno del Crufer, “ci auguriamo che la gara del ferro vada a buon fine”.
Il sistema ferroviario in cifre
In Emilia-Romagna la rete ferroviaria si estende complessivamente per 1.400 km. (circa 1.050 di competenza statale e più di 350 di competenza regionale). La gestione della rete statale è affidata a Rfi (Rete ferroviaria italiana), quella regionale è in concessione a Fer. Ogni giorno in Emilia-Romagna circolano mediamente 900 treni, tra regionali e regionali veloci; oltre 260 le stazioni. Il contratto di servizio con il Consorzio Trasporti Integrati, vincitore della gara nel 2008 per l’affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale, ha visto nel 2013 un’offerta ferroviaria complessiva di 18.100.000 treni per km. (oltre a circa 1.300 bus per km. di autobus sostitutivi), per un corrispettivo annuo di 114.600.000 euro. I passeggeri che utilizzano i servizi ferroviari di competenza regionale sono circa 42,5 milioni l’anno, al giorno circa 143.000. Il contratto sottoscritto con il Consorzio Trasporti Integrati per l’erogazione dei servizi – in vigore dall’1 luglio 2008 – , oltre a specificare il “programma di esercizio” annuale, definisce gli standard qualitativi di puntualità e affidabilità (sia percentuali che relativi a singoli casi di disservizio), di pulizia dei mezzi e delle stazioni, di ottimizzazione delle relazioni con l’utenza. Sono previste riduzioni del corrispettivo contrattuale e l’applicazione di specifiche “penali” per il mancato rispetto degli standard qualitativi e per la minore quantità di servizi erogati. Le penali totali (per ritardi, soppressioni, qualità dei treni e delle stazioni, composizioni dei treni non coerenti con quanto stabilito nel programma di esercizio) chieste al Consorzio, dal secondo semestre 2008 al 2013 (il 2014 non è stato ancora “consuntivato”), è di oltre 14 milioni.
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