Disillusioni, frustrazioni e dipendenze. A Modena, Wasted di Kate Tempest

Bologna, 18 dic. – Sarà in scena fino al 22 dicembre al Teatro delle Passioni di Modena, Wasted, opera teatrale scritta dalla poetessa, musicista e drammaturga inglese Kate Tempest e portato in scena da Giorgina Pi e Bluemotion.

Protagonisti sono Sylvia De Fanti, Xhulio Petushi e Gabriele Portoghese, che interpretano tre trentacinquenni che si ritrovano in occasione dell’anniversario della morte di un loro amico.

L’incontro con Kate Tempest, che negli anni è divenata un’icona della contestazione giovanile, “è avvenuto per caso in una libreria, un paio d’anni fa” -racconta Giorgina Pi ai microfoni di Plancton “dove trovai Lascia che mangino caos, il suo primo libro tradotto in italiano da Riccardo Duranti e da lì a qualche ora mi accorsi di avere tra le mani un libretto d’opera contemporanea perché quelle poesie meravigliose erano i testi di un album rap”.

Da lì il passo per arrivare a Wasted, testo del 2013 della Tempest e suo primo lavoro scritto appositamente per il teatro, è stato breve.

Nel testo della Tempest i tre protagonisti della storia hanno 25 anni mentre da noi diventano tre trentacinquenni, una scelta che li rende nettamente “più aderenti alle nostre eperienze di vita” e anche la città d’ambientazione, che nel testo originale è Londra (una Londra in cui si sentono i “suoni della Londra vera”) diventa un’indefinita metropoli italiana che “dovrebbe offrirti molte opportunità ma che poi nella pratica ti fagocita”, racconta Giorgina Pi.

Tutta la scena di svolge in una sala prove scura e fumosa, i tre alle volte imbracciano gli strumenti e accennano qualche pezzo, sullo sfondo le immagini di quella che è stata la loro band ammantano tutto di una claustrofobia nostalgia:

“Insomma, siamo invecchiati […] Abbiamo cominciato a vedere che la nostra sfida era arrogante e stupida. Una volta eravamo ribelli. E arrabbiati. E complici. Poi col passar del tempo abbiamo capito che niente dura per sempre”.

ASCOLTA O SCARICA IL PODCAST