Tratta dalla pagina Facebook di Mygrants
Bologna, 10 nov. – Mohammed nel suo paese era sarto e con una web app di nome Mygrants ha raccolto i 400 euro necessari per una macchina da cucire e ora lavora con altri 8 ragazzi che lavorano con lui e rifornisce un negozio di Poggibonsi con le sue creazioni. A Ouagadougou un fablab burkinabè lavora insieme a due fablab italiani per migliorare la produzione di riso e la raccolta del miele dei produttori locali.
Queste sono solo due delle storie, presentate a Bologna e Milano, di tecnologia digitale usata nell’accoglienza e nella cooperazione. A Bologna si è tenuta nella sede di Open Group “Welcome to digital inclusion“; a Milano, a BASE, gli Open Days per l’innovazione.
Nell’approfondimento di Pensatech: il prof. Piergiorgio degli Esposti dell’Università di Bologna, Sara Montipò responsabile dei servizi di integrazione di Open Group, Cristina Toscano di Fondazione Cariplo, project manager di Innovazione per lo Sviluppo, Valeria De Paoli della Fondazione Acra per il progetto Makers4Dev, Stefano Kluzer di Ervet per il progetto Digital Generation Gap, Filippo Mantione di Laimomo per il progetto ECOKT, Grazia Guermandi di Pane e Internet (ER), Chris Richmond Nzi di Mygrants, Roberto Lanzi di Open Group per il network Erasmus+ Elastic, Davide Monegaldo cofondatore di Helperbit, Giuditta Caimi Communication officer di Gnucoop.
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