Foto tratta dal profilo Facebook del collettivo LàBas
Bologna, 7 set. – Sono partiti da Bologna alla volta dell’Austria e poi dell’Ungheria per “capire, toccando con mano” la situazione che stanno vivendo decine di migliaia di profughi che scappando dalla Siria provano a raggiungere l’Europa. Sono tre attivisti del collettivo LàBas e del centro sociale Tpo. “In questo momento siamo a Budapest” ci ha raccontato questa mattina, durante Sulla bocca di tutti, Francesca Zanoni che insieme a Stefano e Detjon, è arrivata ieri nella capitale ungherese passando da Vienna. “Il nostro intento è innanzitutto di farci u n’idea di quello che sta accadendo in queste frontiere europee”. Un viaggio a ritroso rispetto alla direzione che decine di migliaia di persone, in fuga dalla guerra in Siria, stanno percorrendo in queste settimane, fino ad uno di quei campi profughi serbi in cui le persone vengono fermate e rinchiuse dalle autorità.
“In questo momento- racconta Zanoni- la stazione di Budapest si sta lentamente svuotando: le persone vengono fatte defluire verso l’Austria, attraverso passaggi in pullman, treni (che non verranno più organizzati) e auto di privati cittadini che in carovana hanno fatto la spola sa Budapest a Vienna”. Oltre a questi mezzi, ci sono anche gruppi di centinaia di persone in marcia per attraversare i 200 km che separano le due capitali dell’ex impero asburgico.
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