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Da Airbnb ai riders: ripensare vita e lavoro, non solo digitale

Bologna, 6 lug. – È possibile smantellare e ripensare il sistema della gig economy? Quali prospettive dare all’organizzazione del lavoro digitale? Se ne parlerà oggi dalle 17.00 a Làbas all’interno di “Disruption”, evento organizzato dalla fondazione Openpolis in collaborazione con Rider Union Bologna. Per l’occasione verrà presentato il pamphlet dell’Oxford Internet Institute Towards a Fairer Gig Economy, tradotto in italiano proprio da Openpolis, e si rifletterà sulle possibili alternative da ricercare ai “problemi introdotti dalla gig economy attraverso le piattaforme”, anticipa uno degli organizzatori, Vittorio Alvino, non solo in abito lavorativo ma anche nell’organizzazione della vita di tutti. Basti pensare a come le “applicazioni su smarphone e computer condizionano i nostri viaggi, il modo in cui attraversiamo la città e ogni aspetto delle nostre relazioni: non sono una dimensione altra ma parte integrante della vita di ciascuno di noi. Un motore alimentato da profitti, che sono i nostri dati”.

Questa esperienza, prosegue Alvino, “parte da Bologna perché è stata una delle prime città ad organizzare una reazione collettiva ai problemi del settore del trasporto del cibo”, con la formazione di Rider Union. “Una delle chiavi per reagire è proprio l’organizzazione collettiva, anche secondo logiche antiche come la cooperazione”. Ad esempio, nel pamphlet viene citata l’esperienza bolognese della piattaforma cooperativa Cotabo.
Ad aver subito il maggior impatto è infatti “il lavoratore”, riflette la ricercatrice Eleonora Priori, la cui vita diventa sempre più precaria sotto il ricatto della flessibilità, “laddove questa non è controbilanciata da un sistema giuridico e sociale all’altezza”. Per questo Priori ritiene “urgentissimo intervenire con una configurazione giuridica nuova, una forma contrattuale che comprenda la figura lavorativa e giuridica dei riders”. In questo senso, un “contratto collettivo nazionale dovrebbe essere uno dei principali obiettivi politici” da porsi. Soprattutto perché questo “mercato continua ad avere una grande richiesta, nonostante non sia affatto un bel mestiere”.

Oggi a Làbas dalle ore 17.00 un confronto sul lavoro digitale al tempo delle piattaforme tecnologiche. Modera Eleonora Priori, PhD in Economics, Vittorio Alvino di Openpolis, Donato Nubile di SMartIT, il giuslavorista e consigliere comunale di Coalizione Civica Federico Martelloni, il giornalista Riccardo Staglianò in collegamento, Clara Mogno e Maurilio Pirone, ricercatori e riders, così come lo studente Nicola Quondamatteo.

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