Crisi di governo, strategie della Lega verso il voto anticipato

Bologna, 9 ago. – “Questa crisi in piena estate ha l’obiettivo di cogliere in contropiede le opposizioni e il partner di governo interno alla maggioranza, il Movimento 5 Stelle”. Marco Valbruzzi, ricercatore dell’Istituto Cattaneo e docente all’Università di Bologna, analizza la crisi di governo aperta ieri dal ministro dell’Interno leghista Matteo Salvini: “La strategia è evitare che si ricompatti l’opposizione e che si presenti quindi in maniera più disordinata, lo vediamo dal timing che sta cercando di imporre Salvini per andare al voto tra ottobre e novembre”, spiega. La Lega si attesta nei sondaggi intorno al 35% e in caso di elezioni anticipate dovrà fare i conti con un “sistema elettorale in parte proporzionale, che gli garantirebbe solo un piccolo premio, quindi la vera variabile dipende da quanto vorrà cedere agli alleati. Scartata l’alleanza con  Forza Italia, l’incertezza è se imbarcare o no Fratelli d’Italia. Significherebbe vincere una quota consistente di collegi uninominali”.

Nel frattempo, tutti gli altri partiti devono fare i conti con le proprie difficoltà interne. Il Movimento 5 Stelle ha un problema di leadership e a suo interno si “si apre una competizione tra Alessandro Di Battista e lo stesso Giuseppe Conte”, escludendo quindi dalla partita Luigi Di Maio. “Stesso problema per il Pd, perché Zingaretti ha una leadership insicura e andrà stabilito chi rappresenterà il partito e l’alleanza di centrosinistra”. Interessante sarà capire, ragiona Valbruzzi, quale sarà il ruolo ricoperto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Dipenderà da cosa gli chiederà Sergio Mattarella, se di traghettare il Paese a nuove elezioni e continuare a essere presidente del Consiglio il suo ruolo politico svanirebbe ed emergerebbe quello istituzionale; se invece dovesse trovare un governo elettorale diverso, Conte potrebbe svolgere il suo ruolo politico fino in fondo, in contrasto con Lega e Matteo Salvini”.