Crash insiste: custodia sociale in via Don Fiammelli. In Corticella firmano in 200 a favore del centro sociale

Duecento bolognesi residenti in Corticella firmano a favore di Crash. Continua lo sforzo degli attivisti per trovare un accordo con la proprietà.

Radio Città del Capo - Crash insiste: custodia sociale in via Don Fiammelli. In Corticella firmano in 200 a favore del centro sociale

Bologna, 20 nov – Crash va in Prefettura e si porta dietro oltre 200 firme: sono quelle che il centro sociale di Bologna ha raccolto negli ultimi tempi tra i residenti della zona Corticella, dove si trova l’immobile che gli antagonisti hanno occupato ad aprile. Giovedì alle 12 “una nostra delegazione si darà appuntamento davanti alla Prefettura- scrive il collettivo- per consegnare più di 200 firme raccolte nella petizione popolare, rivolta ai residenti del vicinato del nuovo Laboratorio Crash in zona Corticella”. Una petizione, ricorda Crash, promossa “a sostegno della proposta che abbiamo avanzato alla proprietà del grande edificio di via Don Fiammelli e alla buona pratica dell’utilizzo sociale delle aree abbandonate dalle proprietà private disseminate nella periferia di Bologna”. L’idea degli attivisti, espressa più volte, è quella di ottenere una “custodia sociale” dell’immobile, evitando uno sgombero, con la disponibilità a valutare anche un affitto altrettanto “sociale” della struttura, a cui aggiungere i lavori di riqualificazione. Prosegue quindi lo sforzo di Crash per trovare un accordo con la proprietà dello stabile occupato. Oltre alle firme Crash ha incassato l’appoggio del presidente del quartiere Daniele Ara (“sono benvoluti”, ha detto Ara) e del sindaco Merola che, commentando la trattativa in corso tra occupanti e proprietà, ha parlato di strada “interessante”. “E’ una modalità diversa, nella quale come Comune non siamo direttamente coinvolti- commenta Merola- ma è una modalità interessante, perché non si segue più la strada delle occupazioni, bensì quella dell’accordo con i privati. Insieme al questore stiamo seguendo la questione, nel senso che ci pare una strada più ragionevole rispetto alle contrapposizioni del passato”, ha spiegato il sindaco.

“Nei 15 giorni della raccolta firme abbiamo avuto anche modo di ascoltare il territorio ricevendo molti suggerimenti, spunti e proposte dai residenti e dal tessuto associativo già presente- continua invece la nota di Crash- con cui abbiamo iniziato a tessere rete e cooperazione”. D’altronde, conclude Crash, “al centro delle nostre attività c’è uno spirito di servizio nei confronti del territorio che in questa nuova avventura ci auguriamo di saper soddisfare pienamente”.