Crash. Comune conferma: “Lavori in corso per la nuova sede”
Dopo la festa del collettivo in Piazza Verdi, la presidente Amorevole scrive al Prefetto:

Bologna, 15 sett. – Il Comune “sta lavorando per proporre soluzioni” per trovare una nuova sede a Laboratorio Crash, collettivo sgomberato lo scorso 8 agosto da via della Cooperazione. Dopo la proposta del presidente del Quartiere Navile Daniele Ara di favorire un accordo tra collettivo e proprietari di spazi vuoti, durante il question time di oggi l’assessore all’Urbanistica Valentina Orioli ha confermato che questa sarebbe una delle ipotesi in esame. Il progetto dell’amministrazione è quindi quello di “incitare i privati a concedere spazi” da affittare “con rapporto diretto fra le parti”.
Come è accaduto con Làbas, il Comune “riconosce un valore ad alcune attività – come quella di Crash – anche prevedendo, nella legalità, l’uso temporaneo di spazi, in modo inclusivo”. Quella del riuso di edifici dismessi “è una buona pratica – ha sottolineato l’assessore – che permette di istituire un presidio in aree altrimenti consegnate all’abbandono e al degrado”, ma anche di “avvicinare i cittadini a zone che spesso per molto tempo sono state escluse alla loro fruizione”. Le dichiarazioni dell’assessore Orioli arrivano in risposta a una domanda di Giulio Venturi (Insieme ), che ha poi controbattuto proponendo di “limitare” nel tempo eventuali usi di immobili per verificare prima se i centri sociali interessati abbiano “le credenziali per portare avanti le proprie attività”.
A schierarsi contro Crash anche la presidente del Quartiere Santo Stefano, Rosa Amorevole, che questa mattina ha inviato una lettera al Prefetto, Sindaco e Questore, in riferimento al concerto organizzato ieri sera dal collettivo in Piazza Verdi, che ha visto la partecipazione di diverse migliaia di persone. Spiega Amorevole che “qualora siano stati concessi permessi per la manifestazione, il Quartiere non sarebbe stato in alcun modo informato” e chiede dunque che “si riunisca il Comitato per l’ordine pubblico per esaminare quanto avvenuto”. La gestione dell’iniziativa vanificherebbe, per Amorevole, “tutte le attività socializzanti e di animazione che come Comune e come Quartiere abbiamo promosso”.