Bologna, 21 mar. – Blitz di Crash in via Zanardi. Gli attivisti sono entrati nello stabile al civico 28, ex sede delle Poste “ormai da trent’anni in stato di abbandono e degrado”, come scrive Laboratorio Crash sul suo profilo Facebook. “Poste, un tempo ente pubblico, ha preferito lasciare al non uso questi edifici, costruiti con i soldi della cittadinanza, per garantirsi la rendita della speculazione immobiliare”. Sullo stabile il collettivo aveva proposto nelle settimane scorse un riutilizzo della proprietà “ad usi sociali, culturali e aggregativi per il quartiere e la citta’”.
“Avevamo proposto un progetto di autorecupero a nostro carico sia per le spese e che per i lavori da fare, congiunto ad una quota di affitto sociale: avremmo aperto un progetto di autofinanziamento e un cantiere di autocostruzione che avrebbe sistemato e ristrutturato gli spazi tramite l’impegno di numerosi volontari e volontarie. Da Poste è arrivato un secco no”. Con l’azione di oggi “vogliamo denunciare un caso esemplare di speculazione di un ente privato ai danni del territorio che davanti a km quadrati non utilizzati da decenni senza alcun pudore si ostina a tenere questi cancelli chiusi”.
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