Cossiga, Bologna e le stragi

La presidente dell’associazione familiari delle vittime di Ustica Daria Bonfietti: “Ci aveva lasciato un messaggio di speranza, la sua presa di posizione è stata importante”. Francesca Mambro: “Mi dispiace tanto”.

Radio Città del Capo - Cossiga, Bologna e le stragi

17 ago. – Le prese di posizione e le dichiarazioni sulle stragi che hanno coinvolto Bologna hanno caratterizzato gli ultimi anni di attività di Francesco Cossiga. Nel giorno della sua morte la presidente dell’associazione familiari delle vittime di Ustica Daria Bonfietti ha commentato: “La sua presa di posizione è stata importante. Negli ultimi tempi ci aveva lasciato un messaggio di speranza perché tendeva a raccontare pezzi di verità importanti che ci hanno permesso di riaprire le indagini sulla vicenda”. Cossiga affermò infatti che il missile che abbatté il Dc9 Itavia venne lanciato da un aereo francese, impegnato in un’operazione di contrasto a velivoli libici.
Altre rivelazioni invece non sono condivise dai familiari delle vittime di un’altra grave strage, quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Cossiga sposò la tesi innocentista dei membri del Nar Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, condannati all’ergastolo come esecutori materiali. “Sono convinto della loro innocenza perché – spiegava – sono stato un ministro dell’interno impegnato nella lotta contro il terrorismo. La sentenza di condanna non è una sentenza di sinistra, come qualcuno dice, ma di una certa sinistra che doveva regolare i suoi conti bolognesi”. Per Cossiga la strage di Bologna è stato un errore dei palestinesi durante il trasporto di esplosivo. Il commento di Francesca Mambro alla notizia della sua morte è stato: “Mi dispiace tanto”.