Dopo cinque anni è incosciente parlare di emergenza profughi, il popolo siriano è stremato da questa emorragia umana. Le notizie che raggiungono i nostri mezzi di comunicazione sono sporadiche, foto reporter e pochi altri documentano quanto sta accadendo. Stampa e media in generale sembrano occuparsi in prevalenza di rasserenare chi, dopo la foto del piccolo Aylan Kurdi sulla spiaggia di Bodrum in Turchia lo scorso settembre, ha aperto gli occhi su una condizione che cambia repentinamente e che è soggetta a sciacallaggio, filo spinato e nonostante questo mantiene la sua dignità. Mentre le nazioni si rimpallano responsabilità ed azioni concrete, sul campo, al fianco delle realtà locali che si stanno impegnando per dare conforto ai profughi, troviamo persone come Feras Garabawy di Speranza- Hope For Children. Testimone, concreto attore di uno scenario che toglie il sonno, cambia le priorità del quotidiano, non può lasciarti mai più con le mani in mano. Ricordiamo qui il pay pal della associazione onlus donazioni@speranza-hopeforchildren.org
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