Bologna, 4 mag. – Restano tre i denunciati del collettivo Hobo, per le contestazioni e i tafferugli di ieri, domenica 3 maggio, fuori dalla Festa nazionale dell’Unità in Montagnola, in occasione della visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Gli stessi che ieri sono stati fermati e poi rilasciati dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, una di loro anche di possesso di oggetti atti ad offendere, perché usava una corda a mo’ di frusta. Lei però si difende: “Mi era rimasto in mano il cordino di uno scudo”.
Le indagini però continuano ed in particolare gli investigatori vogliono stabilire le responsabilità di alcuni episodi specifici, come chi ha lanciato un mattone contro un giornalista e chi ha tirato un calcio a un fotografo. Al vaglio ci sono i filmati dei tafferugli, anche quelli girati dalla polizia scientifica.
Il giornalista Antonino Mantenapoleone, inviato di Piazza Pulita, ha ricevuto il mattone addosso e commenta così su twitter l’accaduto, pubblicando anche un’immagine dell’ematoma:
I difensori incappucciati dei diritti civili parlano così. Età della pietra. #cosedilavoro #piazzapulita #bologna pic.twitter.com/CWGAoaokMh
— Antonino Monteleone (@a_monteleone) 3 Maggio 2015
“La Procura procede celermente come sempre nell’accertamento della responsabilità”, ha detto oggi il procuratore aggiunto portavoce della Procura di Bologna Valter Giovannini.
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