Bologna, 22 set. – A Confindustria piace l’idea di abolire l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Oggi in visita al Cersaie, il salone internazionale delle ceramica di Bologna, il presidente dell’organizzazione di categoria che rappresenta 147 mila imprese in Italia, Giorgio Squinzi, ha espresso un giudizio positivo rispetto all’eventuale abolizione dell’articolo 18, che garantisce il reintegro in azienda di chi è stato licenziato senza un giusto motivo, ad esempio è il caso dei licenziamenti discriminatori.
“L’abolizione dell’articolo 18 – ha detto Squinzi – sarebbe un segnale molto forte in modo particolare per gli investitori, soprattutto quelli esteri“. E questo pur ammettendo che si tratta di “un problema percentualmente non così fondamentale”.
“E’ chiaro che quando ci sono delle discriminazioni tutti siamo d’accordo che non si deve licenziare, ma vorrei ricordare che gli imprenditori non si divertono a licenziare i propri dipendenti, specialmente quelli che fanno il loro dovere, quelli bravi, è un falso problema questo”.
Il presidente degli industriali è intervenuto anche sul taglio dell’Irap. “Le risorse sono limitatissime, speriamo si possa fare – ha detto – ma Confidustria chiede investimenti su infrastutture e su ricerca e sviluppo, perché la ricrescita virtuosa del paese può venire solo da lì”.
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